Competitività I nodi sono venuti al pettine. Dopo aver trascurato per ben due decenni i problemi di fondo del nostro sistema produttivo ed esserci privati di una qualunque politica industriale – che non significa intermediare incentivi o imporre dirigismi, ma disegnare modelli di sviluppo e costruire le pre-condizioni del fare impresa – ora i casi Electrolux e Fiat ci dicono che siamo al dunque. Enrico Cisnetto 31 GEN 2014
Non basta Draghi Nel giorno in cui Draghi ha ancora una volta stupito con una decisione, il dimezzamento dei tassi d’interesse, portati allo 0,25 per cento, che tutti si attendevano per dicembre, presa al prezzo di spaccare la Bce, sono due le domande che è bene porsi. La prima riguarda la salvezza dell’euro e con esso dell’Europa: fino a quando Draghi sarà in grado di farlo, considerato che la Commissione europea stima inflazione bassa (sotto il tetto dal target del 2 per cento considerato dalla Bce), prevedendo addirittura un’ulteriore discesa dei prezzi nel 2015? Enrico Cisnetto 08 NOV 2013
Tre palle un soldo Sfiducia o paralisi Non ho mai dato troppo peso agli indicatori economici relativi ai “climi di fiducia”, e non cambio idea ora. Ma il fatto che ieri l’Istat abbia rivelato che quello che misura la fiducia dei consumatori in ottobre sia calato dopo quattro mesi di rialzi – tornando a quota 97,3 dopo avere raggiunto 100,8 – la dice lunga sullo stato d’animo del paese. Il momento che stiamo vivendo è delicato, perché nei mesi scorsi si era diffusa la convinzione che la recessione volgesse al termine e che fossero davvero scorgibili spiragli di luce in fondo al tunnel. Enrico Cisnetto 25 OTT 2013
Tre palle un soldo Giustizia adesso Il cattivo funzionamento della giustizia italiana costa alle imprese italiane ogni anno oltre 3 miliardi, sommando i costi cui devono farsi carico per i ritardi nelle procedure fallimentari e per i ritardi nelle procedure civili di primo e secondo grado (circa il 40 per cento del totale per ciascuna delle due voci) ai quali si aggiungono le spese burocratiche relative alle procedure fallimentari (20 per cento). Anche la durata media di un processo civile – circa mille giorni quelli di primo grado, poco meno quelli di secondo – grava sulle imprese, tanto più gli oltre tremila giorni che occorrono per una procedura fallimentare. Enrico Cisnetto 11 OTT 2013
Tre palle un soldo Quello che Letta dimentica quando parla dello “stato di diritto che funziona” Enrico Letta ha formalmente ragione e sostanzialmente torto quando dice che “in Italia lo stato di diritto funziona” e si giustifica asserendo che “sarebbe paradossale se nel momento in cui presentiamo un piano per l’attrazione degli investimenti esteri passasse il messaggio contrario”. Infatti, l’assenza di una giustizia – civile e penale – affidabile, capace di decidere in tempi ragionevoli, non è un’opinione, né discende da questioni relative a una persona (Berlusconi, nella fattispecie), ma si tratta di un fatto oggettivo, certificato dall’Ocse, comprovato dall’essere il paese con più condanne comminate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo e vissuto sulla propria pelle da decine di migliaia di italiani. Leggi anche Il Cav. nella sede nuova del partito nuovo, tra tartine e dubbi vecchi - Brambilla Scintillanti ambizioni Enrico Cisnetto 20 SET 2013
Indecisi a tutto L’immobilità italiana, l’assenza di una classe dirigente che guidi il paese e l’esempio di Necci L’uscita del libro di Luigi Bisignani ha spinto i media a scatenarsi per l’ennesima volta sul tema dei “poteri forti” e dei “poteri occulti”. La lettura è sempre la solita: l’Italia è in crisi perché c’è chi ha accumulato troppo potere e lo usa per farsi i fatti suoi. Peccato che il problema italiano sia, al contrario, la debolezza, per non dire l’inesistenza, dei poteri. A cominciare da quello politico e istituzionale, marchiato a fuoco da un tasso di indecisionismo senza eguali nei paesi più avanzati. E per finire con il potere economico e finanziario, piegato da vecchie guerre intestine, dalla scomparsa dei grandi gruppi e da una crisi recessiva senza precedenti. Poteri deboli, non forti. Leggi anche Per Confindustria e Sole 24 Ore l’assalto dei magistrati all’Ilva è una questione di secondo piano - La grande coalizione si fa piccola davanti alle toghe che assaltano l’Ilva Enrico Cisnetto 31 MAG 2013
Tre palle, un soldo Il cruccio delle imprese italiane non è il decreto fantasma sulla Pa ma l’assenza di riforme vere Ha voglia, il presidente della Repubblica, di dire che “un governo c’è”. Capisco, e condivido, le ragioni di questa affermazione, ma purtroppo il governo Monti non c’è più da tempo, come dimostra la “vicenda Marò” e nonostante qualche sprazzo di intelligenza e buona volontà, come la meritoria riattivazione del Sistri decisa dal ministro Clini. E non è una questione di natura istituzionale – la partita tra chi sottolinea che “si è dimesso” e chi ricorda che “non è mai stato sfiduciato” – bensì tutta politica. E il caso del “decreto paga-debiti” lo dimostra in modo, ahimè, inequivocabile. Editoriale Ah, la coperta troppo corta Enrico Cisnetto 05 APR 2013
Film già visti Finmeccanica, Saipem, Mps. Il circuito mediatico-giudiziario si è rimesso in moto Non così, non per la seconda volta. Il nostro capitalismo, e più in generale la classe dirigente italica, hanno un disperato bisogno di sottoporsi a dialisi. Ma se al posto del mercato, del merito e, quando le tocca, della politica, c’è la magistratura o, peggio, il cosiddetto circuito mediatico-giudiziario, a fare da selettore, allora il ricambio che viene imposto non genera nulla di buono, anzi. E’ un film che abbiamo già visto vent’anni fa, quando con Tangentopoli non solo cadde la Prima Repubblica ma, con gli arresti a raffica di imprenditori e manager, s’innescò un processo di cambiamento degli equilibri tra i grandi gruppi e dentro le aziende. Leggi Così indagini e arresti colpiscono le principali società quotate italiane di Alberto Brambilla - Leggi Giustizialismo masochista Enrico Cisnetto 15 FEB 2013
La mossa di Mario Avete presenti le squadre di calcio che segnano al primo minuto? Di solito si dice: adesso vediamo se si sapranno meritare il vantaggio con il gioco. Ergo: hanno fatto gol, ma in un minuto certo non possono esserselo guadagnato. Ecco, lo stesso vale per l’Europa. Ieri Draghi ha fatto gol – e che rete! – ma adesso per salvare l’euro ci vuole altro. Nell’euforia che si è scatenata dopo la decisione (non unanime) della Bce di procedere con il piano anti spread di acquisto illimitato di titoli dei paesi in difficoltà, il rischio è quello di confondere il tipo di medicina che sarà somministrata al malato e gli effetti conseguenti che essa potrà produrre. Enrico Cisnetto 08 SET 2012
Tre palle, un soldo Il decreto liberalizzazioni non basta per la crescita. Alcune considerazioni Che guaio, generalizzare. Che errore, enfatizzare. Intorno al decreto liberalizzazioni, su cui ieri il governo ha incassato il sì del Senato avendo messo (impropriamente) la fiducia, si è aperta la gara a chi sbaglia di più. Sbagliato è stato ingigantire la portata di questi interventi, dandogli un valore salvifico che non hanno e facendo credere che essi genereranno automaticamente sviluppo. Enrico Cisnetto 04 MAR 2012